“Val più una beretta che cento saillie”
Proverbio italiano
La memoria di un patrimonio
Il Museo della Cappelliera Espéraza riunisce le macchine e le varie attrezzature necessarie alla fabbricazione dei cappelli in feltro di lana. Dalla realizzazione della campana in feltro al cappello finito.
Un progetto del cuore
Il Museo Espéraza e l’Associazione “Les Amis du Musée de la Chapellerie” sono lieti di accogliervi, grazie ad un team dinamico, desideroso soprattutto di condividere con voi la sua passione per quest’arte del cappello. Hanno saputo ridare vita ad un vero patrimonio, testimone delle tradizioni di vita quotidiana che un tempo arricchivano Espéraza.
Un know-how inestimabile
Due spazi sotto forma di laboratori “folla e appropriazione” sollevano il velo sia sulla produzione che sulle questioni legate allo sviluppo meccanico risalenti alla rivoluzione industriale. Fotografie, opere commentate e modelli di copricapi completano l’illustrazione di queste diverse fasi, fornendo una panoramica sia tecnica che storica di questa industria un tempo famosa in tutto il mondo.
“Congratulazioni per questo luogo e il suo magnifico patrimonio da preservare a tutti i costi!”
Martin, 16 settembre 2020
Alcuni numeri dal 1948
Deuxième producteur de chapeaux au monde
13 fabbriche
Espéraza accueillait encore sur son sol treize usines de chapeaux en 194Nel 1948 Espéraza ospitava ancora tredici fabbriche di cappelli sul suo territorio. 19 negli anni ’20.
7 200 000
7 200 000 est le nombre de cloches qui sortent des usines alors par année dans la commune
1200
Per questo sono state necessarie 1200 tonnellate di lana, buona parte della quale proveniva dall’Australia e dalla Nuova Zelanda.
Una catena di lavoro complessa
La lavorazione dei cappelli in feltro di lana richiede sia macchinari altamente tecnologici che allo stesso tempo abilità che richiedono un lungo apprendistato.